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Jason Rezaian, reporter del Washington Post, fa causa al regime iraniano!
Pubblicato: ottobre 11, 2016 in Iran, Iran Diritti Umani, Iran notizie, Iran Pasdaran, Iran Regime, Iran Società, Iran Stati UnitiTag:Diritti Umai, Giornalisti, Iran, Jason Rezaian, Ostaggio, Processo, Stati Uniti, Washington Post
Iran: Tifosi mostrano striscione per la libertà dei prigionieri politici. Frustati!
Pubblicato: aprile 21, 2016 in Iran, Iran Diritti Umani, Iran dissidenti, Iran Islam, Iran notizie, Iran Occidente, Iran Prigionieri Politici, Iran Proteste, Iran Regime, Iran Società, Iran Sport, Iran ZarifTag:Corriere della Sera, diritti umani, Federica Mogherini, Frustate, Iran, Islam, Javad Zarif, Matteo Renzi, Medioevo, Prigionieri Politici, Sharia, Stadio, Tifosi, Washington Post
Il Primo Ministro Renzi va in Iran ed elogia il regime. La Mogherini lo segue poco dopo e, non solo arriva velatissima a Teheran, ma pubblica anche un articolo sul Corriere della Sera, pieno di inesattezze e bugie. Il Ministro degli Esteri Zarif, quindi, nello stesso tempo in cui l’Iran viola la Risoluzione ONU 2231, pubblica articoli sul Washington Post, descrivendo il suo Paese come un paradiso perfetto.
Tutto questo accade mentre, praticamente indisturbato, il regime continua ad abusare dei diritti umani quotidianamente. L’ultima e assurda notizia arriva dal mondo del calcio iraniano. Secondo quanto riporta Iran News Update, il 6 aprile scorso cinque tifosi sono stati condannati a ben 30 frustate, per aver alzato mostrato durante una partita uno striscione che chiedeva la liberazione di tutti i detenuti politici.
La sentenza, per la cronaca, e’ già stata eseguita presso il carcere di Ardebil, nel nord della Repubblica Islamica. Le cinque vittime di questa punizione medievale sono: Amir Amini, Morteza Parvin, Maysam Jolani, Saleh Peachganlou e Mostafa Parvin. Non solo: oltre alle frustate, i cinque sono stati condannati anche a tre mesi di carcere.
Lo striscione alzato coraggiosamente dai cinque tifosi, chiedeva non solo generalmente la libertà di tutti i detenuti politici, ma più precisamente quella di Abbas Lesani, attivista per i diritti umani di Ardebil. Abbas e’ stato arrestato nel 2011 per aver protestato contro il prosciugamento del Lago Urumia e l’indifferenza del regime verso la minoranza Azera. Rilasciato su cauzione, Abbas e’ stato quindi condannato ad un anno di carcere nel giugno del 2015, che sta ancora scontando nel carcere di Shiraz.