Nuovamente condannato al carcere il coraggioso professore Sadegh Zibakalam, docente di Scienza Politica presso l’Universita’ di Teheran.
Questa volta, la denuncia del regime e’ scatata dopo un post Instagram del Professor Zibakalam, ove veniva denunciata la decisione del regime di assumere 300.000 clerici in piu’ per le regioni del Kurdistan iraniano e per l’area del Sistan e Baluchistan. Secondo Zibakalam, il budget impiegato per queste assunzioni, e’ superiore addirittura quello che viene destinato alla popolazione civile di queste tre povere regioni dell’Iran.
Apriti cielo: Zibakalam e’ stato denunciato e, qualche giorno fa, gli e’ arrivata la notizia della condanna ad un anno di detenzione per “aver diffuso bugie allo scopo di provocare pubbliche agitazioni”. Zibakalam ha annunciato che ricorrera’ in appello contro la sentenza.
Il Professor Zibakalam e’ molto noto in Iran e all’estero, per le sue coraggiose posizioni di critica al regime, su temi considerati molto delicati. Nel 2009, ad esempio, attacco’ duramente le repressioni contro le proteste popolari anti-Ahmadinejad. Altrettanto coraggiosamente, il Professor Zibakalam ha messo in dubbio l’utilita’ del programma nucleare iraniano e la posizione della Repubblica Islamica contro Israele, arrivando addirittura nel 2014 a riconoscere l’esistenza dello Stato ebraico, perche’ trattasi di uno Stato riconosciuto dalle Nazioni Unite (un tabu’ vero e proprio in Iran).
Per le sue posizioni anti-regime, Zibakalam e’ gia’ stato condannato ad una pena detentiva di 18 mesi, che e’ stata momentaneamente sospesa. A questi 18 mesi, quindi, ora si aggiunge l’anno di condanna per la critica all’assunzione dei nuovi clerici. Per il suo coraggio, nel 2018, il Professor Zibakalam ha vinto il premio “Freedom of Speech” del quotidiano tedesco Deutsche Welle.